Situata nel lato opposto al colle dove, nel periodo medioevale, sorgeva il castello di Endrighetto del Bongaio, la Casa Rosa conserva, in parte, la veduta che a quel tempo il Signore di Belluno e Alpago poteva avere: un anfiteatro naturale di valli e colli che si svelano a un occhio attento e curioso.
Il panorama si arricchisce con la vista sulle più alte vette dell'Alpago (le Predolomiti come scherzosamente vengono definite), veri templi degli sport di montagna: lo scialpinismo sul Col Nudo (2.471m slm) e sul Monte Teverone (2.345m slm) e sulla lunga cresta del Dolada, quest'ultima designata, dai pionieri del deltaplano prima e del parapendio poi, meta ideale del loro diletto.
La Casa, ristrutturata da poco, conserva l'impianto originale, con l'abbaino completo di bifora che la caratterizza rispetto alle dimore tipiche del luogo.
Il proprietario ha ricavato, al primo piano, due moderne e confortevoli camere: la camera Visentin, con tre posti letto, e la camera Dolada, con due posti letto, entrambe dotate di servizi indipendenti.
La disponibilità della cucina permette al visitatore di essere autonomo qualora avesse particolari esigenze di orari.